DELITTO (QUASI) PERFETTO
Un marito, una moglie ricca e l’amante di lei. La moglie vorrebbe divorziare per sposarsi con l’amante e, così facendo, priverebbe il marito della possibilità di vivere agiatamente. Come spesso accade, i soldi sono alla base di tutto.
L’intreccio diventa una miscela esplosiva, tanto cara a Hitchcock, che porta il marito a porsi la classica domanda: è possibile organizzare un delitto perfetto?
Tutte le circostanze lascerebbero pensare di sì.
Ma se alla chiamata della morte risponde la persona sbagliata? E questa persona sbagliata, che da potenziale assassino si trasforma in vittima, chi è? Per quale oscuro passato si presta a questo gioco?
Tutti interrogativi cui dovrà rispondere il commissario incaricato delle indagini e cui toccherà, paradossalmente, di difendere l’accusata.
Le circostanze e tutte le apparenze non lo convincono e sarà un gioco di piccoli particolari che insospettirà il commissario e che, dopo attente verifiche, gli consentirà di tendere la trappola per smascherare il mandante e vero artefice dell’omicidio.
Perfetta e senz’altro la geometria di questo thriller serrato, concentrato intorno a scene di straordinaria emozione.
Il tema della moglie ricca e del delitto perfetto è stato più volte trattato dalla cinematografia mondiale e, tra tutti, da quel caposcuola del giallo che era Hitchcock.