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Carlo Goldoni


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LA BOTTEGA DEL CAFFE'

Il luogo di questa commedia, scritta nel 1750, merita qualche attenzione. La bottega del caffettiere Ridolfo è lo spazio scenico in cui si rappresenta uno spaccato di vita venezia-na, ove s’intrecciano i destini dei protagonisti della commedia; ecco un’unità di luogo esattissima che soddisfò appieno i rigoristi dell’epoca di Goldoni.

Nella commedia vi sono tanti caratteri quanti personaggi; ognuno di loro darà il suo contributo alla resa di uno spettacolo spassoso e brillantissimo. Quelli che più vi fanno figura sono due coniugati: il marito è sregolato e la moglie, all’opposto, è sommessa e virtuosa. Il padrone della Bottega del Caffè, uomo di garbo, servizievole e officioso,si prende a cuore questa coppia sfortunata e arriva a correggere l’uno rendendo l’altra felice e contenta.

C’è il finto conte Leandro che disonestamente vive di giuoco e di furti e che corteggia la ballerina Lisaura. L’arrivo dell’inattesa moglie Placida provoca un divertente trabusto che verrà risolto dal buon Ridolfo. Vi è poi un maldicente cialtrone, tale don Marzio, soggetto veramente comico e originale:uno di quei flagelli dell’umanità che inquieta tutti, da noia ai clienti della bottega e molesta, più di ogni altro, i due amici del caffettiere. Ecco come il malvagio è punito: egli, per fare un tratto di spirito, scopre i raggiri di uno scellerato biscazziere, onde costui è subito scoperto e maltrattato,ed il cialtrone è vilipeso e scacciato colla taccia del delatore. Il carattere del maldicente,poi, si applicava a parecchie persone conosciute dallo stesso Goldoni, e dopo più di duecento anni continua ad avere lo stesso effetto su certi individui del giorno d’oggi.

L'ALLESTIMENTO

Mettiamo in scena,nella zona portuale di Venezia,l’osteria di Ridolfo,che per seguire la moda corrente si è trasformata in bottega di caffè,e la biscazza di Pandolfo,dove si perpetua l’eterna passiona passione dell’uomo per il giuoco.
Nei due ambienti,appaiati, si svolgono le vicissitudini dei personaggi: ipocrisie e amori da un lato, fortune e rovine dall’altro, fino a fondersi in un unico clima puramente veneziano dove si conclude la commedia.
Eleganti costumi dell’epoca,un commento musicale che vagamente ricorda l’origine sudamericana del caffè e un suggestivo gioco di luci completano l’allestimento.

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